12 novembre 2008

Quattordicimila rese

Ho letto su Internet che battiamo le palpebre quattordicimila volte al giorno, il che significa quattordicimila blackout. Ogni giorno, per quattordicimila volte, precipitiamo nel buio. Questo da una parte mi ha tirato su il morale perché mi ha fatto pensare che anche se non ce ne rendiamo conto, al buio evidentemente ci abbiamo fatto il callo. Poi però ho pensato a quante cose mi perdo in quei quattordicimila istanti di ogni giorno, quanti dettagli virate di luce cose sfreccianti lampeggi di giallo scritte pubblicitarie piogge di pixel mi perdo. Eugenia per esempio lei gli occhi non li chiude mai, neanche quando facciamo l’amore, non si perde neanche un fotogramma del ramo di iperbole descritto dall’atto carnale nel suo compiersi.
Allora ho provato a fare come il protagonista di quel film di cui non ricordo il titolo, quello dove il protagonista è un tizio che cerca di diventare qualcuno nella vita, seppur in maniera violenta, e alla fine ci riesce, e con l’approvazione del governo. Nel film il protagonista veniva costretto a restare con le palpebre spalancate tramite un complesso macchinario che, appunto, gli tiene meccanicamente divaricate le palpebre. Io non detengo tale macchinario, anche perché è un macchinario della fantasia,, ma chi può dirlo al centopercento, magari a Guantanamo ne detengono l’ultimo modello e lo stanno testando prima di lanciarlo sul mercato mondiale. Non detenendo appunto io tale macchinario, della fantasia o meno, ho fatto a mano, cioè mi sono costretto a tenere le palpebre spalancate bloccandole con pollici e indici, e ho aspettato. Intanto avevo piazzato davanti a me Eugenia e così ci guardavamo negli occhi ed ero deciso ad andare fino in fondo, a guardarci negli occhi per sempre. Solo che dopo un po’ ho sentito una specie di disagio, che poi si è trasformato in prurito fastidiosetto agli occhi, che poco dopo si è trasformato in fitte lancinanti, e alla fine non ne potevo proprio più e ho dovuto chiuderli, i miei cazzo di occhi. Allora ho capito che la realtà dopo un po’ che la fissi ti colpisce, non puoi guardare troppo a lungo negli occhi il mondo, davanti a tanta bellezza e/o orrore quattordicimila volte al giorno noi dobbiamo capitolare, per sopravvivere.

32 commenti:

BB ha detto...

http://www.jibjab.com/view/251185

Anonimo ha detto...

...non sapevo apprezzasti Anthony Burgess.

abbracci militanti,
f.to Alex (drugo, non fringberger)

Bandini ha detto...

>Bi: straordinario il video. Però il Comitato Scientifico Clebbino ha scoperto che c'è un errore: anche Wikipedia conferma che non è possibile tenere gli occhi aperti durante lo starnuto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Starnuto

>Cletus: ecco come si chiamava il tizio! Grazie Clè.

BB ha detto...

Maledetta pubblicità ingannevole.

Anonimo ha detto...

E comunque quella che mangia la signorina è una barretta Mr.CioKKo Clebbino, aromatizzata al peyote.

Dott. Clayton Sugar
Clebbino Inc.

Tyler Durden ha detto...

I tuoi spaccati di vita hanno preso una deriva didascalico-allegorica quantomeno inquietante.
A noi amanti della comicità stile "bagaglino" piacciono le scenette in cui appare Mastella e una con le tette grosse, stop.

Anonimo ha detto...

Bandinz,
ci sarebbe una doppia virgola. Proprio sotto la cura Ludovico.
Corregga. Grazie.

Bandini ha detto...

> Tyler, hai ragione, cercherò di ricondurre la mia vita in uno stile più pane al pane. Con quello che costa oggi il pane, poi, è tutto valore aggiunto. A tale proposito ti consiglio di assaggiare il PanDiPane Clebbino, a base di uranio impoverito. Glows In The Dark! Per spalmarlo di Nutella anche al bujo.

> Ca.Ca.Cazzo: non è un errore, è una pausa più lunga della virgola singola, ma meno del punto e virgola. Blogghino è pieno di occorrenze di questo tipo.

Anonimo ha detto...

Sono ben piu' di quattordicimila i fotogrammi che sarebbe meglio perdersi in un giorno. Il problema e' perdersi quegli altri. O no?

Bandini ha detto...

> Cara Stefania, ma per questo basta acquista il kit "DiventaDiversamenteVedente"® Clebbino, il cui funzionamento ti illustrerà con la consueta dovizia il dott. SugarBoy.

Jo ha detto...

Chapeau.


Jo

Anonimo ha detto...

quattordicimila rese sotto i mari



fonte: Ministero della marina sovietica.

Bandini ha detto...

ahahah, Cletus.

Anonimo ha detto...

Sto aspettando.

Anonimo ha detto...

Fossi cacacazzo, poi, direi che c'e' qualcosa da rivedere....

Anonimo ha detto...

Eccomi signorina Stefania.
Si tratta di due dita realizzate in materiali nobili (amianto, eternit, sostanze che la Clebbino ha acquistato in varie vendite fallimentari nelle zone colpite da disastri nucleari).
Nel kit sono fornite anche spiritose cover colorate e smalti per le due unghie.
L'uso del prodotto è semplicissimo: si infilano le due dita artificiali negli occhi e si diventerà diversamente vedenti.
DiventaDiversamenteVedente® Clebbino sarà presentato alla prossima Fiera della Diversità di Hannover ma è già prenotabile sul nostro sito.

Dott. Clayton Sugar
Clebbino Toys Inc.

Anonimo ha detto...

Non dica minchiate, bandini.
Se vuole fare una pausa più lunga della virgola e meno del punto e virgola, ne usi tre allora.
Come i tre punti interrogativi o i tre punti esclamativi o i tre puntini:
???
!!!
...
La doppietta, in campo punteggiatura, non è prevista.

Bandini ha detto...

> Ca.Ca.Ca. :Ah no? Staremo a vedere, se la vedrà coi nostri avvocati.

> Sugarboy: ahahha, la Fiera della Diversità, si ricorda lo scorso anno come ci siamo divertiti alla corsa sulle carozzelle?

Anonimo ha detto...

Lo spazio grafico va dopo i due punti. Non prima. Anche nei commenti, dott. Bandini.
Stia attento.

Anonimo ha detto...

dott. Sugarboy, lei e' sempre cosi' pronto a rispondere e cosi' esaustivo nelle sue spiegazioni! Io vedo in lei la piena realizzazione delle mie aspettative riguardo gli uomini (intesi come esseri di genere maschile). Mi proporrei anche per un incontro di persona al fine di concretizzare il nostro rapporto. Grazie per il campione di DiventaDiversamenteVedente® Clebbino che mi ha inviato.
Per sempre sua,
Stefania

Anonimo ha detto...

ca.ca.ca. lei sta cercando di intimidire Bandini! Egli e' sempre inappuntabile nell'uso degli spazi grafici, lo sappia!

Anonimo ha detto...

Fermatemi, vi prego.

Anonimo ha detto...

Carissima signorina Stefania, lei mi lusinga... anche i Capitani Coraggiosi di Industria hanno un cuore, si ricordi.
Per quanto riguarda l'incontro di persona naturalmente accetto. Immagino che la potrò riconoscere dal bastone bianco.

Dott. Clayton Sugar
Dipartimento Concretizzazione Rapporti
Clebbino LoveAffairs Inc.

Anonimo ha detto...

A tal proposito, dotto Clayton, desidero suggerirle un possibile enhancement per il prodotto, ovvero la versione de-luxe dello stesso, comprendente il bastone bianco. Non e' stato facile procurarmelo. Mi scriva in privato per gli accordi del caso.
Persempresua,
ecc ecc...

Anonimo ha detto...

manca la r di dottoR... ca.ca.ca. fa squola!

Andrea Poulain ha detto...

complimenti drugo.

Anonimo ha detto...

Bene Stefania, allora le scriverò una lettera in alfabeto morse in rilievo.

Anonimo ha detto...

Stefania: è predicato verbale si scrive con l'accento. Non con l'apostrofo.

Gisy ha detto...

Io cerco di dormire più che posso.

Non voglio mica fare il callo al giorno.

Mi piacciono i black-out al contrario...(light-out?)

Anonimo ha detto...

d'ora innanzi, questo blog (nella fattispecie, questo genere di post) saranno disponibili anche in versione braille, in ossequio alle pari opportunità.

f.to Carfagna Giosiana

Anonimo ha detto...

Indovini un po'. lei ha perfettamente ragione, ma purtroppo mi trovo a dover utilizzare una tastiera priva di lettere accentate, e al momento non ho la voglia ne' la memoria di ricordare le opportune sequenze di escape. Voglia cortesemente perdonarmi, ma non trovera' mai alcun accento nei miei scritti, solo apostrofi, buttati li' alla cazzo.
Devotamente sua,
Stefania

P.S. Dott Sugar grazie per la mail in braille, purtroppo c'erano troppi accenti perche' io potessi decifrarla...

Anonimo ha detto...

Stefania, a me degli accenti e degli apostrofi non importa una cippa, quando ho qualche dubbio per le lettere di licenziamento ai dipendanti Clebbino mi rivolgo alla mia consulente signora ca.ca.ca. che mi mette in bella tutto.
Per quello che concerne il nostro rapporto mi basta che lei abbia letto le cose sconce che le ho proposto di fare nel mio studio ovale.

Dott. Clayton Sugar
Clebbino Inc.