4 giugno 2018

Il talento della gente

Ieri sera ero in casa e non trovavo più il cellulare, dovevo averlo appoggiato da qualche parte, capita a tutti prima o poi. Allora ho avuto un’idea geniale, ho pensato di usare il telefono fisso per chiamare il numero di telefonia mobile associato al mio cellulare. Ho composto il numero sul cordless ma sul più bello mi è suonato il cellulare. Capita sempre così, quando stai parlando con qualcuno al cellulare suona il telefono fisso, se sei al telefono fisso, tac!, ti chiamano al cellulare, uno non può mai stare tranquillo un attimo a fare quello che sta facendo, la gente ha una specie di talento speciale nel romperti i coglioni. Allora ho appoggiato il cordless sulla scrivania e ho estratto il cellulare dalla tasca dei pantaloni, sul display ho visto che la chiamata proveniva da un numero sconosciuto, un numero fisso, un numero che non avevo in rubrica, sarà sicuramente qualche call center del cazzo ho pensato, e ho risposto, pronto a liquidare l’importuno con fermezza ma sempre con gentilezza, dopotutto era qualcuno che stava solo facendo il suo lavoro, non era niente di personale. Ho detto: pronto?, ma dall’altra parte non si sentiva niente se non una specie di eco lontana, doveva essere un call center ubicato in qualche paese del terzo mondo, forse anche terz’ultimo, a giudicare dal fruscìo che sentivo. Pronto?, Pronto?, dicevo, ma niente, solo questa specie di eco lontana, era sicuramente qualcuno che faceva uno scherzo, uno scherzo da dementi, da bambini delle elementari cerebrolesi, qualcuno che non aveva un cazzo da fare, Vaffanculo! ho urlato e ho chiuso la telefonata, mi sono rimesso il cellulare in tasca e ho ripreso in mano il cordless, dov’eravamo rimasti, cos’è che stavo facendo, chi era quello stronzo che dovevo chiamare?, non mi ricordavo più.