29 ottobre 2014

Sono sempre stata qui

– Adesso ho capito perché si chiama Sala Incubatrice – mi ha sussurrato davanti al distributore automatico di bevande calde Creativo n.4, – è per via degli incubi. Non faccio che avere incubi, ultimamente.
In effetti negli ultimi tempi non abbiamo fatto che marcire in Sala Incubatrice, per partorire non si sa cosa. Uscendo a notte fonda, perdendo qualsiasi riferimento spaziotemporale. Tenendoci su a forza di 23, 42, 12 presi al distributore di bevande. Post-it neri trovati nei posti più impensabili: attaccati alla porta del cesso, sotto le scrivanie tra le caccole e i chewing-gum secchi, incastrati dentro le stampanti, e una volta uno sul soffitto, proprio dentro la Sala Incubatrice, proprio sopra le nostre teste.
– Io penso che dobbiamo trasformare i nostri punti deboli in punti di forza – ha detto n.3 in riunione, ieri o forse l’altro ieri o forse un mese fa –. I nostri prodotti hanno i coloranti? E allora scriviamoci bello grosso: RICCO IN COLORANTI!, con un bel font tipo comic, supercomic. Ultracomic!
– Le ultime analisi fatte in laboratorio hanno rilevato la presenza di tracce di Escherichia coli nel Lattepiù©, vuoi scriverci grosso sulla confezione CONTIENE TRACCE DI MERDA? – ha detto il Capo, facendo ruotare l’orologio al polso, come per svitarsi la mano.
– No, certo, però possiamo scriverci: ARRICCHISCE LA TUA FLORA BATTERICA – ha detto n.3.
– Dov’è Creativa? – ha chiesto n.2.
– In bagno – ha detto il Capo.
– Da ieri? – ha chiesto n.2.
– Eh? – ha detto il Capo.
– Era ieri quando è uscita dicendo: vado in bagno – ha detto n.2.
– Sono qui – ha detto Creativo n.1 (Creativa).
Il Capo e n.2 hanno urlato.
– Cristo, sono scherzi da fare? Vuoi farci venire un colpo? – ha detto n.2.
– Guarda che sono sempre stata qui.
Davanti al distributore ho chiesto a n.4 che tipo di incubi.
– Per esempio ieri, o forse una settimana fa, ho sognato che mi crescevano le unghie sui gomiti. Due grosse unghie, come uncini, una per gomito. Ciò mi provocava un gran prurito. E oltretutto non potevo più indossare camicie: le unghie grattavano contro le maniche.
– Rientriamo? – ho detto a n.4.
– Dove? – ha detto lui, guardandomi stupito.
– In Sala Incubatrice, no? Ti ricordi, siamo in riunione.
– Ma siamo già rientrati – mi fa lui, tra i denti.
Mi guardo intorno. Ha ragione. Siamo tutti seduti attorno al tavolo della Sala Incubatrice e il Capo mi guarda con un ghigno sprezzante. Numero 4 si gratta il gomito, non riesce a smettere.

3 commenti:

Dsap ha detto...

Bandini... mi sento un pò come il protagonista di Luci di Inverno... ha presente il silenzio / assenza di Dio? Ecco...

Bandini ha detto...

Luci d'inverno non l'ho visto, è quello dove il protagonista sogna di diventare qualcuno nella vita, e alla fine silenzio?

Dsap ha detto...

no, mi pare sia quello dove il protagonista dopo aver sognato tutta una vita di diventare qualcuno, realizza drammaticamente di non esserci riuscito e alla fine luce. Ma è un film svedese in bianco e nero dove si parla poco, per cui non so se l'ho capito.
Stia bene e scriva più spesso che è terapeutico, almeno per me (per lei non so, ma lo spero)