18 giugno 2014

Pensiero mio dolce

Devi smettere di pensarli, i pensieri.
Altrimenti è come sperare di ottenere il silenzio invocandolo continuamente: non ce la farai mai, l’unico modo è stare zitti.
Non li pensare. Non li toccare con le mani. Voglio dire le mani della mente. Usa i Pensieri Pinza! Non ci andare mai a mente nuda, indossa i Pensieri Pinza, sono fatti apposta per conferire e differenziare i pensieri senza che ti rimangano attaccati addosso e si riproducano all’infinito. Stai usando i Pensieri Pinza? Non sono fatti solo per raccogliere: sono fatti per mettere distanza. Senza distanza sei fottuto. Senza mettere distanza non puoi separarti dai tuoi pensieri. Usa i Pensieri Pinza!
– Ho capito, devo usare i Pensieri Pinza, ho capito – sbotto.
Il mio maestro scuote la testa.
– Hai parlato. Hai parlato di nuovo. È come invocare il silenzio continuamente. Non funzionerà mai.
– Ho parlato perché lei non la smette un attimo di parlare.
– Se non ti parlo, come faccio a guidarti nella Raccolta Differenziata Tibetana dei Pensieri?
– Almeno può smettere di mangiare popcorn?
– La tua mente è a tal punto piena di merda che l’unica cosa che riesci a sentire è me che mangio popcorn?
Ho aperto gli occhi. Il mio maestro era seduto a testa in giù sul mio divano posizionato sul soffitto e mi guardava sprezzante. Mi sono ricordato che ero in verticale contro il muro. Sono rotolato malamente sul pavimento, in posizione supina. Ora il mio maestro era di nuovo seduto dritto e il divano era di nuovo sul pavimento.
– Maestro – ho detto, mentre la mia colonna vertebrale era scossa da fitte lancinanti.
– Eh.
– Mi fa vedere le sue credenziali?
– Che intendi dire?
– I suoi diplomi. Avrà un diploma, un patentino, qualcosa che attesti la sua autorità in materia di RDTP?
– Certo che ce l’ho.
– Me li fa vedere?
– No.
– Perché, maestro?
– Perché dopo ti sentiresti umiliato. Devo difenderti da te stesso, Bandini.
Ho aperto la bocca, restando supino a terra. Il maestro ha lanciato un popcorn che è atterrato perfettamente sulla mia lingua. Ho masticato il popcorn.
– Maestro.
– Eh.
– Credo che questa settimana sia il suo turno di pulire il cesso.
– Come fai a dirlo?
– Ho tenuto il conto.
– Tenere, tenere, tenere! Non fai altro che tenere! Mentre dovresti imparare a lasciare andare. Ora basta chiacchiere. Chiudi gli occhi e ricominciamo.
Ho chiuso gli occhi. Subito un pensiero netto, circonfuso di fiamme, ha occupato il centro della mia mente: uccidi il maestro. Uccidilo. Uccidilo!
– Perché stai sorridendo adesso? – mi ha chiesto il maestro.
– Sta funzionando, maestro. Sto prendendo i pensieri con i Pensieri Pinza.
In realtà stavo immaginando di strappare i capezzoli del mio maestro con delle pinze roventi. Ho accarezzato questo pensiero lungamente, nel buio della mente. Non ti lascerò mai e poi mai andare via, pensiero mio dolce. Ti terrò sempre qui in un angolino, fino a quando non avrò bisogno di te.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bandini.. Questa è un capolavoro :) buona serata Aidoru

Bandini ha detto...

Dsap: con quello che costa, l'illuminazione, alla faccia del mercato libero.

Aidoru: grazie.