9 maggio 2014

Il fascino dell’indifferenziato

Ero a casa che stavo studiando il modo di farmi succhiare il cazzo da Dolly, la mia pecora gonfiabile, quando hanno suonato al campanello. C’erano soltanto due possibilità, che fosse mio padre o che fosse qualche sconosciuto, perché ormai tutte le persone che mi conoscono (tranne appunto mio padre) non usano più il citofono, ma mi chiamano al cellulare per dirmi: sono qui, sono sotto casa tua. Non lo so a dire il vero perché facciano così, perché sentano il bisogno di scomodare un satellite in orbita geostazionaria a trentaseimila chilometri di distanza per farmi sapere che si trovano a pochi metri di distanza da me, quando gli basterebbe cliccare gratis su un pulsante di un apparecchio elettronico intercomunicante per avvertirmi della cosa. Tra parentesi, io ho sempre pensato per anni che i citofoni erano il futuro della telecomunicazione, ero convinto che i citofoni avrebbero soppiantato i telefoni, perché molto più pratici, tutti un giorno avremmo avuto in casa delle pulsantiere e accanto a ogni pulsante il nome della persona che volevamo citofonare, anche se questa fosse stata lontana centinaia di chilometri, ci sarebbero stati chilometri di cavi a collegare le case di tutti con tutti e così ci saremmo tutti potuti citofonare tranquillamente, senza bollette del telefono o altro, al massimo pagando un piccolo extra nella bolletta della luce, poi non so che cosa non abbia funzionato, come mai la citofonia non abbia preso piede, per me resta un grande mistero.
Sono andato a rispondere al citofono, non era mio padre.
Non ci potevo credere, era il mio maestro di Raccolta Differenziata Tibetana dei Pensieri.
Erano anni che non lo vedevo, dai tempi del corso aziendale intensivo di RDTP a cui fui implicitamente obbligato a partecipare insieme a tutto il Reparto Entropia. Fu lui a introdurmi alle meraviglie della Raccolta Differenziata Tibetana dei Pensieri. L’ultimo giorno del corso si congedò da noi con queste parole: “Il 90% dei pensieri è merda. Il 90% del restante 10% non merita comunque di essere tradotto in parole. E il 90% di quel 10% che merita di essere detto, non merita comunque di diventare azione. Ne deriva che solo il 10% del 10% del 10% dei vostri pensieri merita di uscire dalle vostre teste di cazzo per essere tradotto in atti. Cioè, lo 0,1%. Tutto il resto è entropia”. Che era poi il nostro lavoro, l’entropia. E infatti era quello il vero motivo per cui avevamo fatto quel corso: per applicare la RDTP al contrario, e cioè per generare entropia nell’ambiente di lavoro, cioè azioni inutili, parole inutili, pensieri inutili. Una valanga di merda. Eravamo pagati per quello. Se non che, io mi affezionai alla RDTP e cominciai a prenderla per il dritto, ad applicarla correttamente, perché mi faceva sentire spento, no, non spento: in standby. E così chiesi al mio capo di allora: posso fare la RDTP correttamente? Cioè, per conferire nella discarica dell’oblìo tutti quei pensieri inutili che popolavano la mia mente come imbucati molesti a una festa di compleanno i cui unici invitati eravamo io e me stesso? E il mio capo di allora, che era un tipo comprensivo, o forse solo strafatto di Noncipensare©, mi disse: “basta che non lo fai al lavoro”. E così feci. Cioè, così non feci, come lui mi disse di fare. Di non fare. Feci quello che lui mi disse di fare, di non farlo. Non feci quello che lui mi disse di non fare. Cioè feci quello che lui non mi disse di non fare. Mettiamola così: seguii le sue indicazioni.
Per un po’ feci la RDTP a casa, o nel tempo libero.
Qualche volta trasgredii, facendola in orario di lavoro. Non se ne accorse nessuno, in verità. O forse fecero finta di non accorgersi. Non lo saprò mai, perché ho buttato via gran parte di tutto quello che pensavo in quei giorni.
Poi, a poco a poco, ho smesso di fare la RDTP. Non lo so perché. Pigrizia mentale. Il fascino dell’indifferenziato.
E adesso, il mio maestro era spuntato fuori dal nulla e mi aveva citofonato.
Gli ho aperto, che altro dovevo fare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il macchianera awards www.macchianera.net/ ti attende :-D

Bandini ha detto...

Macchianera? Contro lo sporco ostinato io uso omino bianco.

Davide S. ha detto...

tenuto conto del meccanismo di suspance che hai messo su il prossimo post dovrebbe essere una bomba. Logica vorrebbe che, per accrescere la tensione, ce lo propinassi tra un mese. ma tu non sei così cattivo, no?

Bandini ha detto...

Ma no, ve lo propino appena ho un attimo di tempo. E comunque non sarà una bomba, perché non c'è cosa più bella che deludere le aspettative e non essere all'altezza delle suddette.