3 febbraio 2014

Contro le porte

Secondo me una delle invenzioni più inutili dell’universo sono le porte. Non so le porte degli altri, ma le porte di casa mia sono sempre aperte quando dovrebbero essere chiuse, e viceversa. Ogni maledetta volta che devo uscire di casa la porta di casa com'è? Chiusa, naturalmente! Ed ecco che per uscire mi tocca aprirla, ogni volta. E lo stesso quando torno a casa! Torno a casa e ci dovrei entrare a casa, ma la porta no, la porta è chiusa, e allora ecco che passo un quarto d’ora a cercare le chiavi in tasca per aprirla. E dopo che sono entrato, secondo voi la porta com’è? Chiusa? Certo che no! È aperta, perché ho dovuto aprirla per entrare, ed ora ecco che mi tocca chiuderla, perché ormai sono entrato, e ora deve stare chiusa, ma lei è aperta, e a me tocca chiuderla. E chiusa sarà anche quando dovrò uscire di nuovo, e non se ne esce, è sempre nello stato opposto in cui mi serve nel momento in cui ci devo interagire. Mai una volta che la trovi aperta quando devo entrare, e chiusa dopo che sono entrato, mai, mai e poi mai. Sempre in mezzo ai piedi, sempre a mettersi d’intralcio, invenzione diabolica! Certe volte ho cercato di far finta di niente, di ignorarla, di passare facendo finta che fosse aperta, per esempio. Ma secondo voi ha funzionato? Manco per il cazzo! Ah, le craniate! Ah, le bestemmie e le imprecazioni! Eppure ci sarebbe il 50% di probabilità, ogni volta, di trovare una porta nello stato che mi interessa: aperta o chiusa. E invece niente, è sempre sempre sistematicamente nello stato opposto, contro ogni legge probabilistica, contro ogni logica razionale dell’universo tutto. Ne ho parlato con mio zio, una volta, e lui: la soluzione c’è, nipote, sono le fotocellule! Le porte che si aprono e si chiudono automaticamente! Le tue pene sono finite! Ma queste porte automatiche non funzionano bene per niente, l’altro giorno ero dal fornaio e il fornaio ha questa porta automatica a vetri del cazzo, e così mentre io stavo per entrare lei si è aperta e io ho pensato, “volesse la Madonna”, una volta tanto, ma era soltanto un’illusione, uno sberleffo del fottuto destino, perché dopo che ero entrato ecco che mi sono messo in piedi vicino alla porta, perché il locale era pieno di gente e c’era coda e insomma si stava stretti e io mi sono dovuto accostare alla porta, e che succedeva? Che come io alzavo una mano per toccarmi i capelli, o battevo un piede, o ruotavo un gomito nell’aria, quella stupida di una porta si apriva, come a dire: ecco fatto, esci pure! Ma vaffanculo, porta di merda! Non devo uscire, non lo vedi che sono qua in coda, che c’è mille persone davanti a me, ci vorranno secoli, e tu allora che cosa ti apri a fare, mi prendi in giro? Chiuditi, che fa freddo e mi becco un malanno, e lei si chiudeva, e io scrollavo il capo per il nervoso, ed ecco che lei si apriva di nuovo, la stronza! Insomma non c’è pace con le porte, e quando sento la gente lamentarsi dei muri, tipo del muro di Israele, o di quello che c’era a Berlino, io non resisto, mi intrometto nel discorso e dico: cosa vuoi che sia un muro, un muro almeno è sempre un muro, chiuso e basta, e quindi la metà delle volte se non altro sarà nello status giusto, desiderato, ma immagina che cosa poteva essere la Porta di Berlino, o che cosa potrebbe essere oggi la Porta di Israele, se mai esiste. Vuoi fare incazzare i popoli? Allora non costruire i muri, costruiscigli le porte! La gente, non sa quello che dice.

2 commenti:

D.Saponetti ha detto...

http://www.tecnoid.com/IT/lettore-biometrico-per-casa-esempi-uso-domestico.php

poi però non puoi andare in giro con le dita sporche di marmellata

Bandini ha detto...

Cosa? Sei pazzo. Così basta che mi tagliano il dito e avranno sempre con sé le chiavi di casa mia. E non è che poi posso andare dal ferramenta a chiedergli di rifarmi il dito con una nuova impronta digitale perché, ehi, me l'hanno rubato!