18 settembre 2013

Pura. Lana. Vergine.

Non ho ancora del tutto elaborato il lutto per la brutta fine di Betsabea. Mi manca enormemente. Mi manca a bestia poterle infilare il cazzo in tutti quei buchi plasticosi. Un sacco di gente si accontenta di fare sesso virtuale, si eccita con le webcam, le videochat, si masturba toccando touchscreen, io no, mi piace il sesso vero, fisico, reale. In fin dei conti sono un romantico vecchia maniera, oserei dire un romantico sturm und drang, anche se non lo so se ai tempi del romanticismo tedesco c'erano già le bambole gonfiabili, mi sa che la plastica e i suoi derivati non erano ancora stati inventati, forse usavano le bambole di cera. Erano tempi duri. Adesso le bambole le fanno in vinile, in lattice e in silicone. Betsabea era vinilica. L'avevo scelta così perché ho sempre sentito dire che il vinile ha un suono molto caldo, e mi era sempre sembrata una cosa sexy, e infatti Betsabea era calda e frusciante, proprio come un vecchio disco in vinile. E io ero la sua puntina. La sua puntina di diamante... devo smetterla, o diventerò pazzo. Ricordare fa troppo male.
Non c'è niente da fare, non sono ancora pronto per un'altra relazione seria con una bambola gonfiabile, per impegnarmi fino a questo punto. Non dopo Betsabea. Mi sembrerebbe di sostituirla, e lei non può essere rimpiazzata da nessun'altra bambola. Non ancora. La scorsa notte ero lì che mi rigiravo nel letto rimuginando i miei tormenti amorosi, e non riuscivo a dormire. Allora ho cominciato a contare le pecore. Una pecora, due pecore, tre pecore... e così facendo mi sono venuti in mente i pastori, e le storie sui pastori. Sembra che sia una pratica abbastanza diffusa tra gli operatori della pastorizia quella di sconfiggere la solitudine negli sterminati pascoli del globo facendo sesso con le pecore. Quattro pecore, cinque pecore... tutte quelle pecore che saltavano lo steccato, sculettando, provocandomi. Sei pecore, sette pecore, otto pecore. Così sinuose, soffici e lanose... pecore vizioselle, sporcaccioncelle. Nove pecore! Dieci pecore! Ormai ce l'avevo duro. Mi sono alzato con un'orgia di pecore in testa. Sudavo freddo, avevo la gola secca. Sono andato su Amazon e ho trovato quello che cercavo: pecore gonfiabili di tutti i tipi. Ho scelto il modello Merino, 50% vinile e 50% pura lana vergine, dal vello sofficissimo e con pratiche orecchie ergonomiche. Non vedo l'ora di inchiappettarmela.

2 commenti:

il biondo ha detto...

brutta storia. credo che quest'inverno avrò difficoltà a indossare un maglione o ad ascoltare un 33 giri.

Anonimo ha detto...

potresti adorare "gli scarabocchi di maicol e mirco"

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