Ho scoperto che ci sono corsi in città di tutti i tipi, corsi di consapevolezza vocale, corsi di icona levantina, corsi di formazione in doratura, corsi di impagliatura in paglia di Vienna, corsi di tantra del cuore, corsi per imparare a fare corsi. La mattina esco di casa con il cellulare in tasca, le chiavi di casa in tasca, le chiavi della macchina in tasca, il portafogli in tasca. Dentro al portafogli è pieno di tessere e tesserine magnetiche. Quando avevo otto anni uscivo di casa con me stesso e basta, non dovevo portarmi niente. Neanche le chiavi. Neanche i soldi, tanto non c’era niente da comprare, c’era solo da uscire a giocare e per uscire a giocare non servivano tessere magnetiche con o senza chip o soldi o chiavi di casa, per rientrare in casa bastava passare dal garage che era sempre aperto. Adesso che sono pieno di carte e chiavi e pure biglietti di visita miei e non miei, adesso con tutta questa roba non posso neanche giocare, allora a che mi serve mi chiedo. Poi un’altra cosa, per la quale non sto a scrivere un altro post: per dare più sapore alle pietanze volete sapere qual è il mio segreto? Arbre Magique. Quello alla fragola è ottimo con la crema gelato. Quello alla menta dà un tocco particolare al pollo alla cacciatora. È tutto direi.
10 commenti:
Quando avevo otto anni mangiavo sempre in casa. Ora spesso un panino, un kebab, una pizza.
Oltre le chiavi, il cellulare, il protafogli, consigli di portarmi anche un arbre magic in tasca per la pausa pranzo o venderanno anche quello nei chioschetti?
Caro Emanuele, ti consiglio di comprare una confezione mista di arbre magique così avrai sempre quello adatto allo scopo. Altrimenti procurati un BonsaiMagique Clebbino, un vero albero in miniatura creato nei laboratori della Clebbino AvantGarde, in grado di assorbire l'eccesso di profumi artificiali nell'aria e di emanare un piacevole afrore di merda di vacca.
Io una volta ho letto di un corso per perdere la memoria, ci sta una tecnica per dimenticarsi le cose.
Ogni tanto ci penso. E se mollassi tutto e andassi a giocare? Il fatto è che mi sentirei un coglione. E siccome probabilmente lo sono, un coglione, allora preferisco non saperlo e preferisco vivere in un mondo di fantasia, per questo resto nella realtà e non mollo tutto: per fare quello che da bambino facevo giocando. Almeno, io penso così, di me. Mi vien da aggiungere "Nefertiti", non so perché.
Il fatto è che quando eri piccino eri un "ospitenullatenente" nella casa dei tuoi genitori, poi crescendo hai sviluppato il senso del possesso che fu pre-alessandrino...sto continuando a cantare e non mi ricordo più cosa volevo dire.
Io l'ho seguito quel corso per perdere la memoria!
Soldi ben spesi per dimenticare problemi.
Peccato alla fine non mi ricordassi più perchè lo avessi seguito e mi son sentita derubata.
Poi però non mi ricordavo più neanche quanto avessi speso e mi sono sentita più leggera...
Non so bene più leggera di cosa...di cosa parlavamo? Di soldi?
Oddio non mi ricordo più...
Rivoglio indietro i miei problemi...
Rido... amaro, ma rido.
Mi piace la strada spianata verso il paradosso: corsi sui corsi, corso sull'organizzaizone dell'organizzazione. sulla riparazione della riparazione fatta in casa dell'elettrodomestico...
Il pardaosso come fonte di reddito, PIL, paradosso interno lordo, e via!
>gianni:
scommetto che non ti ricordi dove l'hai letto.
>Inventatore:
Tutto quello che posso risponderti è Ramses II.
>m.k:
Per non parlare del senso del mutuo possesso. Le rate di questo mutuo sono salatissime, oltretutto.
>Anele:
non preoccuparti, ti arriveranno problemi nuovi di zecca.
>Peppermind:
un paradosso ci seppellirà.
Bandini, ho mangiato a casa tua qualche secolo fa e solo ora scopro il segreto di quel delizioso retrogusto menta sul pollo alla cacciatora ! ed io che ti avevo sempre celebrato come un cuoco sopraffino....
solo i bambini non sono tesserati.
anzi, forse oggi giorno sì.
mah.
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