Oggi sono entrato dal tabaccaio e ho comprato un Gratta&Vinci. Ho grattato & ho perso. Allora ho sventolato il biglietto davanti alla faccia del tabaccaio.
– Scusi – ho detto.
– Che c'è?
– È difettoso. Me lo cambia?
– Come sarebbe, me lo cambia.
– Me ne dà un altro.
– Come sarebbe, che era difettoso.
– Come sarebbe e come sarebbe. Sarebbe che ho grattato & ho perso.
– Succede a molti, sa?
– Vuol dire che ci sono molti biglietti difettati?
– Non è difettato! È solo stato sfortunato lei.
– Cosa? Che intende dire. Che sono difettato io?
– Ma no, è solo sfortuna, ha grattato e ha perso, non si vince mica sempre.
– Ma io mica ho chiesto un Gratta&Perdi, io ho chiesto un Gratta&Vinci. Ho seguito per filo e per segno le istruzioni, ho grattato & dovevo vincere, no perdere, si chiama o non si chiama Gratta&Vinci?
– Sì, ma non significa che si vince automaticamente.
– Allora doveva chiamarsi Gratta&ForseVinci, o magari Gratta&VinciSeSeiFortunato, non è che potete ingannare così la gente.
– Sono solo un tabaccaio, cosa vuole da me?
Era vero, era solo un tabaccaio, e siccome non fumo, non mi restava da fare altro che uscire, e infatti sono uscito.
Gratta&Vinci una sega, ho pensato. Non è che uno pretende di vincere senza grattare. Non arrivo a tanto, non sono così presuntuoso. Cioè io sono anche disposto a grattare, se dopo si vince. Sono disposto a questi sacrifici. Da che mondo è mondo la vittoria va guadagnata, e io per guadagnarmela sono pronto a grattare, non mi tiro indietro. Insomma, non è che ho comprato il Gratta&Vinci e senza neanche grattarlo l'ho restituito al tabaccaio pretendendo che mi desse il premio, no; mi sono preso le mie responsabilità, io la mia parte l'ho fatta, ho grattato, & invece di vincere, ho perso, & c'era anche la beffa. Allora era un Gratta&Perdi&Beffa, ecco cos'era. E se invece, mettiamo, io avessi voluto soltanto grattare? Eh? Grattare, senza vincere né perdere. La gente ha molti hobby; chi va a pesca; chi gioca a bowling; chi imbalsama vermi; io gratto. Perciò magari mi piace grattare, senza conseguenze, né positive né negative; è un mio diritto. Invece no, mi tocca vincere, o perdere. E' automatico. Chi l'ha detto? Chi l'ha deciso? Dove sta scritto? E' un decreto legge? Perché nessuno si prende a cuore i bisogni reali della popolazione? Qua i nostri governanti credono che la popolazione non voglia far altro che Vincere & Perdere, in tv tutti a dire: grande boom dei Gratta&Vinci, e allora i sociologi dicono che siamo una popolazione di giocatori d'azzardo, e invece magari siamo solo un popolo di grattatori, ci piace tantissimo grattare, sin dall'infanzia, solo che per farlo ci tocca vincere o perdere, ma non l'abbiamo deciso noi, non siamo neanche liberi di grattare e basta.
E meno male che non fumo! Se no mi toccava anche nuocere gravemente alla salute, e chissà che altro, e pure contro la mia volontà.
– Scusi – ho detto.
– Che c'è?
– È difettoso. Me lo cambia?
– Come sarebbe, me lo cambia.
– Me ne dà un altro.
– Come sarebbe, che era difettoso.
– Come sarebbe e come sarebbe. Sarebbe che ho grattato & ho perso.
– Succede a molti, sa?
– Vuol dire che ci sono molti biglietti difettati?
– Non è difettato! È solo stato sfortunato lei.
– Cosa? Che intende dire. Che sono difettato io?
– Ma no, è solo sfortuna, ha grattato e ha perso, non si vince mica sempre.
– Ma io mica ho chiesto un Gratta&Perdi, io ho chiesto un Gratta&Vinci. Ho seguito per filo e per segno le istruzioni, ho grattato & dovevo vincere, no perdere, si chiama o non si chiama Gratta&Vinci?
– Sì, ma non significa che si vince automaticamente.
– Allora doveva chiamarsi Gratta&ForseVinci, o magari Gratta&VinciSeSeiFortunato, non è che potete ingannare così la gente.
– Sono solo un tabaccaio, cosa vuole da me?
Era vero, era solo un tabaccaio, e siccome non fumo, non mi restava da fare altro che uscire, e infatti sono uscito.
Gratta&Vinci una sega, ho pensato. Non è che uno pretende di vincere senza grattare. Non arrivo a tanto, non sono così presuntuoso. Cioè io sono anche disposto a grattare, se dopo si vince. Sono disposto a questi sacrifici. Da che mondo è mondo la vittoria va guadagnata, e io per guadagnarmela sono pronto a grattare, non mi tiro indietro. Insomma, non è che ho comprato il Gratta&Vinci e senza neanche grattarlo l'ho restituito al tabaccaio pretendendo che mi desse il premio, no; mi sono preso le mie responsabilità, io la mia parte l'ho fatta, ho grattato, & invece di vincere, ho perso, & c'era anche la beffa. Allora era un Gratta&Perdi&Beffa, ecco cos'era. E se invece, mettiamo, io avessi voluto soltanto grattare? Eh? Grattare, senza vincere né perdere. La gente ha molti hobby; chi va a pesca; chi gioca a bowling; chi imbalsama vermi; io gratto. Perciò magari mi piace grattare, senza conseguenze, né positive né negative; è un mio diritto. Invece no, mi tocca vincere, o perdere. E' automatico. Chi l'ha detto? Chi l'ha deciso? Dove sta scritto? E' un decreto legge? Perché nessuno si prende a cuore i bisogni reali della popolazione? Qua i nostri governanti credono che la popolazione non voglia far altro che Vincere & Perdere, in tv tutti a dire: grande boom dei Gratta&Vinci, e allora i sociologi dicono che siamo una popolazione di giocatori d'azzardo, e invece magari siamo solo un popolo di grattatori, ci piace tantissimo grattare, sin dall'infanzia, solo che per farlo ci tocca vincere o perdere, ma non l'abbiamo deciso noi, non siamo neanche liberi di grattare e basta.
E meno male che non fumo! Se no mi toccava anche nuocere gravemente alla salute, e chissà che altro, e pure contro la mia volontà.
Commenti
Piuttosto, hai verificato se su facebook non esista già, al momento, un group di imbalsamatori di vermi ? E' un'attività interessante, pensa poi alla capacità di farli danzare con un piffero di sottofondo, o anche, semplicemente, di usarli per grattare...la gola dei pesci, ad esempio...
>Inventatore: non mi ricordo più, qual era la tua minaccia?
Jo
Un lombrico imbalsamato? Un gadget del nano? Una registrazione del Papa che dice stronzate?
Magari non aver vinto è stata una fortuna Bandini!!
Koohuku abbastanza positiva :)
Danno una risposta al bisogno della gente di sognare (e mai come in questo momento ce n'è bisogno, stante la criai mondiale).
Lo fanno al prezzo di un euro.
Una ferrari o un entraneuse d'alto bordo sono fuori dalla portata di molti (posto che entrambi conccorrano all'individuazione, simbolica, del concetto di felicità). Un euro si paga un caffè in un bar (poco più, poco meno). Un euro e può essere che sculi. Se non sculi, non importa.
Hai provato a soddisfare, per il tempo fisico di sgrattuggiare il cartoncino, il tuo bisogno di sognare.
E' cosi difficle affrancarsi da tutto questo ?
No, costa sempre un euro.
Compri un quotidiano, uno qualsiasi, e sogni di vedere il mondo, le vicende che vi accadono, come da un oblò di un'astronave.
Dopo di che, estasiato, torni alle tue comuni mansioni.
E' che spalare merda non fa più strano, dopo un pò.
Almeno, credo.
ciao, escuse moi..
non so; De Finetti, matematico, diceva che il lotto "è la tassa sugli imbecilli". Forse non ha tutti i torti. Però sì, anche quella di essere imbecilli è una libertà.
>m.k.
Una volta mio cugino si è grattato una puntura di zanzara tigre e ha vinto centomila euro.
Non sono capace di/a far girare l'economia.
L'economia è un gigantesco Compra&Perdi.
>harveyz
Non c'entra niente, ma mi hai fatto ricordare che una volta esisteva un succo di frutta che si chiamava Mangia&Bevi, era davvero inquietante. Io comunque perdevo anche con quello.
poi, l'inferno dell'ossimoro.
Stefania