Ieri sono passato al negozio di Mariano, il mio amico che vende articoli per il suicidio. Sotto le feste i clienti del suo negozio aumentano vertiginosamente, dice, e infatti non aveva molto tempo da dedicarmi. Dice che lui la crisi non la sente affatto, e ride. Una fortuna che Mariano ha rispetto agli altri negozianti è che lui non deve mettersi a fare pacchetti regalo, di solito nessuno a Natale ti regala un kit per l'autoiniezione letale o un cappio d'argento per impiccarti. "Sai Jimmy, il suicidio è una cosa molto personale, è difficile indovinare i gusti degli altri" mi confida Mariano. Per le strade del centro c'è un sacco di gente, a Mariano la gente non piace molto. È come il dentifricio, dice. Hai presente quando schiacci il tubetto ed esce un piccolo cilindro di dentifricio, se tu non sapessi che è perché hai premuto il tubetto potresti credere che il dentifricio è una cosa viva, un verme molliccio e bianchiccio che è uscito di sua spontanea volontà dalla sua tana, ma invece no, è uscito perché tu hai schiacciato il tubetto, il dentifricio non ha volontà, non è vivo. Stessa cosa per la gente, dice Mariano. Tu incontri tutta questa gente per strada e pensi che sia viva, ma non è così, non è viva, è uscita perché è stata schiacciata fuori da qualcos'altro, crede di essere viva ma non è viva, è cacciata fuori da qualcosa di più grande, è come il dentifricio del tubetto.
B L O G G H I N O
Commenti
di più.
sul tema, segnalo lo straniante post di Toni La Malfa sul suo blog:
http://viaggioinbici.blogspot.com/2008/12/lattesa.html
o forse è rotolato giù nel lavandino.
grazie per la segnalazione!
>(s.)
Forse la gente ha un pratico dispenser, andavano tanto negli anni Ottanta
>Bì
Di un dito medio?
>Al3sim
ci penserà la CIA.
bandini, un'altra giornata rovinata a pensare che, tra l'altro, potrei essere dentro il tubetto di latta, quello che non si spreme mai fino in fondo e scagli via dopo averlo ridotto ad un ammasso di lamiere.
(questa espressione la uso perché fa parte del mio lavoro usare l'espressione ammasso di lamiere e asfalto reso viscido dalla pioggia)
Stefania
sono agghiaccianti.