– Credo di avere una crisi religiosa – mi ha detto l’altro giorno mio padre al telefono.
– Arrivo subito – gli ho detto, e ho messo giù il telefono.
Be’,
quasi subito. Prima dovevo finire di scoparmi Dolly. Per non essere
costretto poi a pulirla ho eiaculato fuori, ma non è stata una buona
idea. Lo sperma è finito sui riccioli lanosi di Dolly. Imprecando sono
andato in bagno a lavarmi e sono andato da mio padre.
Appena arrivato ho suonato al citofono.
– Sono io. Che succede?
– Aspetta lì che scendo io. Mi accompagni dal ferramenta.
Siamo
andati dal ferramenta. Mentre guidavo gli lanciavo delle occhiate,
cercando di scorgere i segni della sua crisi religiosa. Mi sembrava
perfettamente normale, quasi inespressivo, giusto un po' stanco, o forse
solo più vecchio. I padri per darsi un tono ogni tanto invecchiano di
botto.
– Guarda la strada quando guidi – ha detto lui.
Entrando in
negozio gli ho chiesto che cosa doveva comprare: un decespugliatore?
Una microsega a catena? Una smerigliatrice angolare? Dei tappi di
sughero?
Senza rispondermi, ha chiesto al commesso se aveva delle calze natalizie.
Calze natalizie? Dal ferramenta? Come no, ho pensato.
Siamo
tornati a casa sua con due calze natalizie XXL, rosse, con lucine led
annesse. In casa c’era un ordine desolante. Nessun segno di Svetlana.
Mio padre ha scostato una sedia dal tavolo e si è seduto.
– Allora, questa crisi religiosa? – ho detto, lasciandomi cadere sulla poltrona.
– Non imparerai mai a sederti come un adulto eh?
– Allora, questa crisi religiosa? – ho ripetuto, mettendo le gambe a penzoloni sul bracciolo della poltrona.
– È un po’ imbarazzante da dire. È solo che da qualche giorno non faccio che chiedermi: e se esistesse?
– Chi, Dio?
– Ma quale Dio.
Ha accostato la sua sedia alla mia poltrona, si è piegato in avanti e ha sussurrato: – Babbo Natale.
Sono scattato indietro come se mi avesse sparato con un fucile.
– Babbo Natale? Intendi dire proprio Babbo Natale, insomma Santa Claus?
Ha annuito, serio.
–
Ma che cazzo stai dicendo. Insomma, quando ero piccolo chi era Babbo
Natale? Eri tu, cristo. Ti mettevi quell'orrendo vestito che avevi
comprato alla Standa, ricordi? Quindi non esiste Babbo Natale, esistono
dei cogl.. dei buontemponi romantici che si vestono da Babbo Natale.
–
Sì sì d’accordo, magari non esiste più. Magari hai ragione. Ma – e qui
ha fatto una pausa significativa – e se fosse esistito in passato?
Non sapevo più come ribattere.
– E se un giorno – ha aggiunto, e gli tremava la voce per l’emozione – e se un giorno tornasse?
– Vado a casa. Ciao eh.
Sono
tornato a casa mia. C'era un disordine desolante. Nessun segno di
Domenico. C’era Dolly riversa sul tappeto. Aveva un grumo di riccioli
sul groppone che sembrava come glassato.
In caso di bomba atomica
6 anni fa
2 commenti:
Anche il panettone è glassato.
Per precauzione mangerò il pandoro questo Natale.
-Piombo
ciao bandini,
seguo con molta attenzione la parabola spirituale di tuo padre per tre motivi:
1) Mio padre malato mi disse una volta che "l'essenziale è invisibile", ed era un tipo che da sano usava i crocefissi attaccati alle pareti come posaceneri.
2) Sono padre anche io, per quanto non vetusto come il tuo. Mio figlio che da poco parla mi ha chiesto se babbo natale esiste. Mentre il sudore mi inondava la fronte e precipitava negli occhi impedendomi di reggere il suo sguardo gli ho risposto: "Credo in un principio superiore che assomma anche babbo natale, quindi credo in babbo natale, sì, esiste" Mio figlio mi ha guardato per la prima volta come se fossi l'ultimo dei coglioni. Ho paura che diventerà un'abitudine.
3) La settimana scorsa ho avuto un attimo di assenza e mi sono risvegliato con in mano un DREMEL da 300 Euro (che non so come usare).
Son cose
un saluto
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