15 gennaio 2022

La sicurezza prima di tutto

 Buon anno!

Non c’è niente di meglio che iniziare bene la giornata per iniziare bene la giornata. Ed è quello che farò domani, perché oggi ormai è troppo tardi. Lo so che il proverbio dice non rimandare a domani quello che puoi fare oggi e meglio un uovo oggi che una gallina domani, ma se è per questo i proverbi dicono anche chi fa da sé fa per tre e l’unione fa la forza, e miei cari proverbi mettetevi d’accordo, pretendete di insegnarci come si sta al mondo ma poi vi azzuffate tra di voi, il risultato è che a noi gente poco savia arriva un messaggio contrastante, confuso, il messaggio non è univoco ed è così poi che nascono i fake proverbs e le legioni di NoProv che mettono in dubbio l’efficacia millenaria dei proverbi. Del resto la madre dei cretini è sempre incinta e giuro che non sono stato io.

Ho installato sul mio smartphone una app per smettere di controllare compulsivamente lo smartphone. In pratica questa app ti dice quante volte al giorno controlli lo smartphone, e tiene la cronologia dei tuoi progressi, mandandoti notifiche per motivarti se stai andando male e per congratularsi se stai andando bene. Solo che c’è un problema, la app conteggia anche le volte che tu usi lo smartphone per controllare sulla app quante volte hai usato lo smartphone, anche solo per controllare le notifiche che la app ti manda per dirti che stai controllando un po’ troppo il tuo smartphone e ti devi dare una regolata, oppure per dirti bravo continua così, però ahi ahi ci sei cascato di nuovo, hai appena ricontrollato lo smartphone. Un punto in meno. Quindi in definitiva mi sono rotto il cazzo e ho deciso di disinstallare la app, ma siccome ho implementato il livello di sicurezza del mio smartphone, il mio smartphone adesso mi chiede una password sia per installare che per disinstallare alcunché. Io ho inserito detta password ma lo smartphone mi ha avvertito che la password, che scade ogni sei mesi per motivi comprensibili di sicurezza (nel caso per esempio i servizi segreti russi volessero maliziosamente installare nel mio smartphone una app malevola per captare i miei dati personali dai quali, perché no, dipende la pace nel mondo), detta password era scaduta e andava rinnovata. Allora mi è capitata una cosa spiacevole, che provo a raccontare, usando a mo’ di esempio una password che però NON È nella maniera più assoluta la mia vera password, quindi: astenersi pirati informatici.

Dunque, ho digitato la seguente (fake!) password:

bandini

ma il sistema ha scritto che occorrevano almeno 8 caratteri. Allora ho digitato

mbandini

ma il sistema ha scritto che occorrevano anche dei numeri. Allora ho digitato

mbandini2020

ma il sistema ha scritto che occorrevano anche delle lettere maiuscole. Allora ho digitato

mBandini2020

e mi sembrava perfetta ed elegante, ma il sistema ha scritto che occorreva anche almeno un carattere speciale. Allora ho digitato

mBandini2020$$

ma il sistema ha scritto che non erano accettate password contenenti parte del nome o del cognome dell'utente. “Non potevi dirlo subito, stupida testadicazzo elettronica?” ho pensato digrignando i denti, e ho digitato

frigorifero2020$$

ma il sistema ha scritto che non potevo inserire nomi di elettrodomestici, allora ho digitato

vaffanculo2020$$

ma il sistema ha scritto che non erano accettati termini offensivi. Allora ho deciso, sai che c’è, quella app non è poi così male, la tengo.

6 gennaio 2022

Incontrando chiunque

 Oggi che è l’epifania ho telefonato a mio padre per augurargli buona epifania, e lui mi ha risposto a te e alla tua famiglia, con lo stesso tono che hanno le casse automatiche ai caselli autostradali. Dimenticando oltretutto che la mia famiglia è lui. Sì, perché, non so se ve ne siete mai accorti, ma da qualche anno le casse automatiche parlano. Parlano senza ascoltare. Proprio come gli esseri umani. «E quasi dimenticavo: buon anno!» ho pure detto a mio padre. Lui ha risposto con un grugnito.
Io non capisco per quale ragione la gente smetta di augurarsi buon anno dopo il 10 gennaio o giù di lì. Ci sono ancora più di 350 giorni nuovi di pacca davanti a loro, ma valli a capire, è come se l'anno fosse già andato a puttane, la festa finita, ormai bisogna tenere duro per undici cazzo di mesi e mezzo prima di avere davanti un altro anno bello fresco e luccicante e pieno di nascoste potenzialità.
Quindi, ecco quello che farò, incontrando chiunque gli augurerò buon anno almeno fino ad agosto incluso, mi sembra più che ragionevole. È senz’altro quello che farò quando tra qualche giorno andrò al colloquio per un eventuale nuovo contratto alla Clebbino.
Ho provato a scrivere buon anno anche su internet, ma nessuno mi ha risposto. La gente su internet si comporta veramente da stronza, con una sola eccezione, i siti porno. Lì sono tutti gentili, nei commenti ai video non c’è traccia di discorsi di odio, solo complimenti e parole cordiali. Allora ho pensato che la gente su internet è stronza perché fa poco sesso, anche con se stessa. Sui siti porno invece sono tutti più rilassati, la masturbazione ingentilisce gli animi. È uno dei motivi per cui darei il nobel per la pace ai siti porno. Adesso a proposito scusate ma c’è Dolly, la mia pecora gonfiabile scopabile, che da dieci minuti mi occhieggia lasciva dal tappeto davanti al divano. Buon anno!