23 aprile 2014

Annuendo

– Riguardo alla tua ipotesi dell’altro giorno, n.3.
– Eh? Quale ipotesi?
– Quella sul pisciare sperma ed eiaculare piscio. Ci ho pensato in questi giorni, e sono giunto alla conclusione che, se così fosse – se cioè pisciassimo sperma ed eiaculassimo piscio, ne deriverebbe che eiaculeremmo molto più spesso, almeno quattro-cinque volte al giorno, tutti i giorni, al fine di consentire la regolare pulizia dei reni, e quindi la cosa dovrebbe essere tutt’altro che spiacevole. D’altra parte, il rovescio della medaglia: pisciare sperma renderebbe molto più difficile procreare, perché implicherebbe la necessità di pisciare nella vagina, e con il pene molle oltretutto, cosa difficilissima – intendo dire infilare un pene molle in una vagina, se non impossibile. Quindi, a meno di ricorrere alla fecondazione assistita, mi sa che ci estingueremmo molto presto. Ma anche questa in fondo non mi sembra un’opzione così spiacevole, quindi insomma, fatte le dovute considerazioni, pisciare sperma ed eiaculare piscio potrebbe anche essere la soluzione di tutti i nostri mali.
– Interessante – ha detto n.1, mentre n.3 era come ammutolito e guardava a destra e sinistra, furtivamente.
– E dobbiamo parlarne proprio durante la riunione settimanale? – ha detto il capo.
– No, io, certo, immagino di no. Chiedo scusa – ho detto, senza metterci troppo sentimento.
– Sai n.5, mi chiedevo una cosa – ha detto il capo, facendo ruotare tra pollici e indici delle due mani una matita Faber-Castell, – pratichi ancora quella forma di, ehm, meditazione particolare? La Raccolta Differenziata Tibetana dei Pensieri?
Ho scosso il capo risolutamente. In effetti non faccio la RDTP da mesi. Il capo invece ha annuito con una lentezza insostenibile, come assecondando una forza esterna, sembrava preso a un amo dal quale cercava di liberarsi svogliatamente.
– Credo che, ecco, ti farebbe bene ricominciare a farla – ha detto.
Stavolta ho annuito io, accordandomi al suo stesso movimento e alla frequenza del suo annuire, al quale piano piano si sono conformati tutti gli altri, solo n.3 era leggermente fuori tempo, annuivamo tutti e nessuno voleva essere il primo a smettere, avremmo annuito fino a che la testa non si fosse staccata dal capo, rotolando ai nostri piedi, piccole graziose fontanelle di sangue che zampillano dai nostri tronchi decapitati mentre i nostri occhi fissano le nostre scarpe, che lentamente si macchiano di rosso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Genio

Bandini ha detto...

Specchio riflesso, anonimo.