1 marzo 2010

Mai più controversie condominiali

Armenia ha la lavastoviglie e quando sono da lei, mi incanto sempre ad ascoltare la lavastoviglie in funzione. Fa questo rumore di bufera tiepida, e mi immagino lì dentro i piatti i bicchieri le posate le pentole le padelle irrorati da questi getti schiumosi, le stoviglie sono lì a farsi la doccia tutte insieme, penso, e mi viene una tenerezza, un lieto torpore. È bello questo rito di purificazione collettivo, e infatti poi le stoviglie le vedi sempre andare d'accordo, anche quando provengono da servizi diversi, finiscono sempre per trovare un equilibrio, un'armonia tutta loro. Invece gli umani, no. Gli umani, (quasi) mai. Forse perché, penso allora, non si fanno la doccia insieme. Per dire, se tutti gli abitanti di un condominio, invece di farsi tante docce singole nei bagni privati dei loro appartamenti privati, quotidianamente, mettiamo giusto prima di cena, si facessero tutti quanti la doccia insieme in una sala docce condominiale realizzata all'uopo, come dentro una lavastoviglie, avremmo, oltre a un notevole risparmio d'acqua e di energia, anche un condominio più armonioso, e anche, presumo, condòmini più puliti. Non ci sarebbe neanche bisogno di fare la riunione condominiale, perché il rito della doccia condominiale concorrerebbe a instaurare la comunione d'intenti. Vecchi e giovani, studenti e coppie sposate, tutti insieme, nudi, a farsi la doccia. Che pace, che tepore, che profumo di limone.

8 commenti:

cletus ha detto...

Bandini, anche lei ha scritto questo libro ?

"Si stanno affermando rapidamente, anche in Italia, le cosiddette modalità alternative di risoluzione delle dispute (in inglese "ADR Alternative Dispute Resolutions") e, tra queste, soprattutto la mediazione. Al di là dell'ambito familiare, nel quale la mediazione ha già sviluppato un consistente bagaglio di esperienze, esistono e si stanno ampliando e consolidando forme di mediazione che riguardano molte altre situazioni e/o relazioni sociali. Dai rapporti tra vicini ai rapporti fornitore-fruitore di servizi, dalla scuola alla piccola impresa, dal condominio al piccolo gruppo ai conflitti all'interno delle organizzazioni, sono sempre più numerosi i casi nei quali appare preferibile utilizzare una modalità estremamente flessibile, più rispettosa delle esigenze delle parti e più economica, come la mediazione.

La sociologia si è occupata, da sempre, dei conflitti. È sufficiente sfogliare un qualunque manuale sulle teorie sociologiche per constatare il peso che, nella riflessione sociologica, viene attribuito alle "teorie del conflitto". Ciononostante, fino a qualche anno fa, i sociologi hanno "lavorato" sul conflitto quasi solo in termini astratti, senza tradurre acquisizioni conosciute anche dai non addetti (basta pensare alla latenza del conflitto) in forme di intervento finalizzate alla soluzione o al superamento dei conflitti.

Seguendo il percorso già tracciato nei paesi anglosassoni - e, in particolare, la metodologia di Philip Robinette, un sociologo statunitense che, nel campo, vanta una pratica ventennale - molti sociologi italiani hanno iniziato a formarsi e ad applicare ai diversi contesti tecniche di mediazione sociale.

Questo libro riprende i fondamenti teorici della mediazione sociale, illustrandone le modalità di applicazione ed esaminando le ragioni per le quali il lavoro di "mediatore sociale" appare particolarmente congeniale all'approccio del sociologo, alle caratteristiche della sua formazione, all'utilizzo di molte tecniche e strumenti sociologici".

Mediazione sociale e sociologia. Riferimenti teorici ed esperienze Autori e curatori: Lucio Luison , Silvia Liaci
Contributi: Charles Bahn, Anna Fontana, Silvia Funes Lapponi, Ida Rende, Phillip D. Robinette, Marina Ruggiero, Damien Saint-Mezrd, Maria Volpe, Alberto Zatti
Collana: Sociologia professionale
Argomenti: Politiche e servizi sociali - Emigrazione, immigrazione - Teoria sociologica e storia del pensiero sociologico - Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo
Livello: Studi, ricerche
Dati: pp. 304, 1a edizione 2000 (Cod.1556.6)

Tipologia: Edizione a stampa
Condizione: fuori catalogo
Disponibilità: Nulla Codice ISBN 10: 8846426347
Codice ISBN 13: 9788846426345

Bandini ha detto...

Non lo conosco Cletus, interessante. Da parte mia consiglio assolutamente la lettura del libretto delle istruzioni della lavastoviglie. Illuminante.

Mario Pe(l)lacani ha detto...

preferisco il profumo di lavanda o menta (e su questo l'armonia condominiale si e' gia' spaccata)

Pleonastico ha detto...

Si, ma che palle, prima bisognerebbe cmq farsi un bidet prima ognun per sè, altrimenti mica van via i problemi incrostati

Anonimo ha detto...

Calfort ascellare

peppermind ha detto...

Anche fare la cacca assieme secondo me aiuterebbe... ho sempre favoleggiato un rito caccoso pubblico...

Anonimo ha detto...

Peppermind, la tua idea l'avevano già realizzata i greci 2000 anni fa. Vai ad Efeso e troverai uno sciccosissimo cesso collettivo in marmo...
Marcello

ilcontebera ha detto...

eh ma efeso è un po' lontana, metti che dopo il caffé e la sigaretta uno abbia l'urgenza