Ieri è passato a trovarmi mio padre.
– Che cavolo è successo qui? – ha chiesto, entrando in casa. Si riferiva al cumulo di terra addossato all'angolo del soggiorno. Già, perché ho dimenticato di dire che dieci giorni fa mi ero messo in testa di comprare un computer portatile, di quelli minuscoli, che non ci puoi fare quasi niente. Ho fatto un giro su Internet ma costavano veramente tanto. Tanti soldi per una cosa così piccola e piena di implicazioni virtuali. Allora ho cominciato a pensare a cosa potevo comprare con pochi soldi ma che fosse tanta roba, tanta roba fisica, senza implicazioni virtuali. Girando su Internet ho scoperto che la terra, quella costa poco. Ho trovato un sito che vendeva la terra a 10 euro al metro cubo, e allora ho comprato due metri cubi di terra e me li sono fatti consegnare a casa. Venti euro per due metri cubi di terra, un sacco di terra, e costa pochissimo! Fantastico. Adesso è lì, tutta ammucchiata all'angolo della stanza (ho comprato anche una pala dal ferramenta e ho passato tutto il pomeriggio di ieri a spalare la terra contro l'angolo, buttandola in cima al cumulo, la terra franava giù dal cumulo e io la rispalavo in cima, così avanti per ore, stupendo).
– Ho comprato due metri cubi di terra.
– Per fare cosa?
Eccola la domanda cruciale di mio padre. Per mio padre tutto deve servire a qualcosa, altrimenti non ha senso.
– Costava poco. Venti euro.
– E intendi tenerla in casa?
– Sì, mi rilassa. Togliti le scarpe ed entraci a piedi nudi. Prova.
– C'è una bestia sul muro.
– È Domenico. Un geco.
Non gli ho detto che è mio figlio: non è pronto a diventare nonno. Lui è rimasto in piedi di fronte a me, non sapeva che fare.
– Prova. Togliti le scarpe. Vai coi piedi nella terra.
– Un'altra volta.
– No. Adesso.
– E va bene.
Si è tolto le scarpe, i calzini. È andato coi piedi nella terra.
– Come ti senti? – gli ho chiesto dopo un po'.
– Non so. Morto.
– Bello eh?
– Senti. Che intendi fartene di tutta questa terra?
– Potrei rivenderla in sacchettini. In sacchettini da mezzo chilo, al prezzo di 3 euro a sacchettino. Mi sembra un ottimo business. Incredibile che nessuno ci abbia ancora pensato.
– Sacchettini di terra? Per quale motivo uno dovrebbe comprare un sacchettino di terra?
– Che vuoi dire? Tu alle fiere, quando ero piccolo, mi compravi sacchettini pieni d'acqua. Me lo ricordo benissimo.
– C'ERANO DEI PESCI, DENTRO I SACCHETTINI PIENI D'ACQUA.
– D'accordo, d'accordo. Potrei metterci dei vermi, nei sacchettini di terra. Che ne dici?
- Vorrei lavarmi i piedi – e se n'è andato in bagno. Secondo me era felice. La terra è felicità.
In caso di bomba atomica
7 anni fa